18 gennaio 2007

le botte vere

Insomma questo è quello che dovete immaginare: siete una pischelletta carina, minuta e potente, sulla ventina d'anni, che finisce per diventare il sex symbol di un ambiente – quello hardcore – che è noto per essere non solo maschilista ma machista (più maschilista di quello metallaro che è maschilista solo perché le donne non ci VOGLIONO entrare perché i metallari hanno gli ormoni impazziti come le mucche nell'Essex, 1994 - a meno che non siano GIA' grasse e repellenti). Siete Candace Comecazzosichiama, siete la cantante dei Walls Of Jericho che è il gruppo metalcore – o moshcore, quello che vi pare – più figo del bigonzo in questo momento, soprattutto dopo che i Terror sono affogati nel loro stesso cattivo gusto e gli Hatebreed hanno sfornato il disco più noioso degli ultimi cinque anni. Siete sul palco e state facendo il vostro cazzo di show per cui siete vivi e siete pagati; la gente vi guarda come bistecche già ficcate nel termosifone, in mezzo allo stagediving che VOI STESSI avete armato, e quando sale sul palco non ha nemmeno bisogno di un pretesto per mettervi le mani addosso e in definitiva prendersi passaggi (come si dice dalle mie parti) e rompere i coglioni. In più, uno dei vostri chitarristi è un ciccione, e ha anche una ESP.

È chiaro che non potete fare altro che diventare una delle voci più violente dell'hardcore degli ultimi anni, e sfornare un disco che ha lo stesso effetto (e credetemi: è vero) di una ginocchiata in mezzo alle gambe.

Se avete immaginato di essere Candace comecazzosichiama, capirete anche che c'è un motivo per cui With Devils Amongst Us All sia uno dei dischi più autentici che si siano sentiti da un po' (nonostante in Europa sia stata Roadrunner a scodellarcelo fin dentro casa, cosa che farebbe rodere il culo anche a chi ha soltanto sentito PARLARE di etica). Questo perché sentir parlare di rifiuto e di emarginazione da una a cui cercano per tutto il concerto di toccare le sise (sono sicuro che Jamie Jasta non deve mai essersi trovato davanti a una situazione del genere) e che dev'essersi sentita per anni – ci scommetto il culo – causa principale e insieme usurpatrice della notorietà della band (che però ha dimostrato da almeno un paio di dischi che potrebbe spaccare il culo anche se avessero per cantante un golden retriever, perdio) suona genuino, convincente, e – cazzo – vero.

Certo, visto che comunque stiamo parlando di gente che ha sentito troppo metallo in vita sua – e sono sicuro che il chitarrista ciccione ne è in buona parte responsabile – è INEVITABILE rovinare tutto il discorso con la ballata che piace alle metallare (che nel frattempo hanno comunque trovato il modo di sdoganarsi e non solo: EMANCIPARSI addirittura, o tempora o mores) o ai metallari dal cuore tenero; ballata che non è affatto brutta di per sé, anche se fa incazzare Andrea perché lui è un hardcore di quelli hardcore, non certo l'ultimo degli stronzi, e perché comunque ricorda i peggiori Metallica almeno nell'umore (e badate che quando leggete Metallica vi si deve stringere il buchetto come se leggeste "fine del mondo", altrimenti siete automaticamente degli stronzi). Il problema della ballata, e al contempo tutta la sua metallarezza, sta nel fatto che porcaputtana COME CAZZO SI FA A PRODURRE DEI SUONI DI CHITARRA IN QUEL MODO CON IL CHORUS SUL CANALE DEL PULITO COME NON FANNO PIU' DAL 1985? SIAMO FORSE IN SALA OPERATORIA?

Però che fare, uno scivolone a disco glielo puoi pure perdonare, a un gruppo, e come si può evitare di farlo con i Walls Of Jericho (di cui ho pure una maglietta portatami in tempi NON SOSPETTI da Siddies che era andata a vederseli chissà dove cazzo in Europa) che comunque tutto sommato hanno messo insieme uno dei dischi più divertenti, sfascioni, violenti e dolorosi che si siano sentiti da tempo? Non si può, no: per cui tanto vale avvalersi delle possibilità del supporto digitale che permettono di saltare una traccia (la 9, gente: la 9) a pié pari e far finta che sia solo un ERRORE nella scheda di allmusic.com, e abbozzare, da bravi italiani abituati al malgoverno, e continuare a pensare – come del resto è PERFETTAMENTE plausibile – che With Devils Amongst Us All sia uno dei migliori dischi non solo della produzione di questo gruppo, ma della "scena" (le virgolette sono d'obbligo, ma non ho intenzione di dirvi il perché, in questo momento) hardcore del momento.

E visto che ci siete, mettete I've seen Hollywood and you ain't it nel manuale dei pezzi HC del decennio 2001/2010, anche se è ancora presto, ma nemmeno tanto.

PS: non vi preoccupate, però, per la povera Candace Comecazzosichiama: sa come difendersi e detèrrere (è italiano, sì) i toccatori di sise.

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