6 febbraio 2009

E' veramente troppo!!!

...e non è veramente troppo perché la grande mietitrice prima o poi viene a riscuotere - anche se in questo caso è più probabile che sia Papa Legba in persona a venire a reclamare le spoglie di questo ennesimo caduto sull'aspra erta del rock'n'roll - ma perchè sembra esistere una specie di complotto del cazzo per cui tra i caduti non figurano mai, che ne so, personaggi del pop internazionale da MTV, NO!
Al limite, anzi, avviene poi che MTV (scaltri sono scaltri, non c'è che dire) proponga una santificazione a posteriori, e così gente che gli ha sputato in faccia per una vita (per capirci: I NOSTRI!), finisce in qualche Rock'n'roll hall of fame o celebrata come madre teresa (quella di Calcutta, non mia suocera) in qualche seratona del cazzo, NO!
E' veramente troppo perchè se c'è ancora qualcuno che crede in una manichea visione della storia in cui, occultamente, forze contrapposte (tipo il BENE e il MALE 'na cosa così..) si battono per dare un volto a questa umanità che, come ci insegna il Rocky Horror Picture Show: "...is lost in the time, in space and in the meaning....", beh, allora compagni lo dico chiaro e tondo: stiamo perdendo uomini, e donne. Le perdite sono altissime. E costosissime.
Il sodale (cane) di quando in quando, stupito anche lui da questo trend di merda, stila liste intere dei nomi di queste glorie, eroi, compagni di mille battaglie, affiancati dalla trista sigletta: R.I.P.
Chevvitademmerda!!!

Purtroppo non puoi dire basta a questo genere di eventi, eventi che si verificheranno anche su di te, te che non conti un cazzo; purtroppo ai caduti non rimane che la gloria, le esequie, un elogio funebre ed è quello che andiamo a fare.
Martedì, all'età di sessant'anni se n'è andato uno tra i più visionari, pazzi, chissenefreghisti, fondamentalisti, eroi del più puro rock'n'roll: se n'è andato Lux Interior.
Nomina sunt consequaentia rerum, diceva quello, e così Lux Interior di luce ne ha fatta parecchia, a modo suo. E' il genere di perdita che un esercito di rivoluzionari non dovrebbe mai sottovalutare nella sua gravità e che invece, puntualmente, sottovaluta. Così ci batteremo il petto come ossessi quando quel demonio di Keith Richards (sempre sia lodato!) tirerà le cuoia ma esprimeremo moderato dispiacere per la perdita di Lux Interior, il luciferino cantante dei magnifici The Cramps.
Mi chiedo quanti sentiranno la mancanza delle sue contorsioni sul palco come in preda alle convulsioni; mi domando quanti ammutoliranno al pensiero che non avremo più bisogno di un esorcista da tenere sottomano nel caso i Cramps siano in città; mi interrogo su quanto tempo ci vorrà prima che qualche squallido copione un po' fomentato, riproporrà quelle sue uscite di scena, spaccando le assi del palco con l'asta del microfono e calandosi, in una teatralissima discesa nell'ade, nel buco lì per lì aperto.
Ora che Satana in persona può ricongiungersi con uno dei suoi figli prediletti -s ganasciandosi al pensiero che, dopotutto, è stato il cuore a fermarlo e non il suo stile di vita fuori di testa fatto di Horror di serie B e Rock'n'roll deviato - invito quest'armata sanza volto e con un solo cuore a piangere e a strapparsi i capelli perchè Lux Interior amerebbe tutto questo. Se andate al suo funerale, indossate i vostri calzoni di pelle più smeciolati, pettinatevi con i fischiabbotti, riascoltate "Sado county auto-show", scolatevi una pinta di bourbon e poi, durante le esequie gettatevi a terra e iniziate a latrare come randagi, perché questo è quello che siete, ora. Senza più lui a fare l'originale per voi, dovrete VOI rimboccarvi le maniche ed ESSERE punk, non affermare di esserlo e basta. E non vi servirà, forse, tutta quell' ostentata animalità, chè quella era arte e non tutti siamo artisti (anzi, quasi nessuno); basterà guardarsi attorno e con il più anglosassone degli aplomb sputare, sputare, e ancora sputare, su facce, su vetrine, su schermi televisivi, su dischi del cazzo, su attori che non hanno un cazzo da fare e fanno dischi del cazzo (tu dici Scarlett, cane, io dico Kevin Costner, da' un'occhiata in giro sui blogs). Sputare. E' la nuova parola d'ordine.
E mentre ci contorceremo come posseduti, sbavando come mastini napoletani, passi il feretro, suoni una Gretsch vecchia come il mondo la marcia funebre e cali, la bara, sei piedi nella fredda terra.
Se c'è uno che da quella stessa terra può risalire una di queste notti senza luna quello è lui, quello è Lux Interior.

Ne ho i coglioni pieni di sentire il prurito di scrivere ancora soltanto quando la morte acchiappa un altro dei nostri beniamini; stavo preparando un'analisi dettagliata sull'ultimo Springsteen (che culminava, mi sa tanto, in un lancio di merda...); stavo ascoltando L'ultimo Heartless Bastards per capire se valeva la pena parlarne bene, male o parlarne e basta; stavo assaporando l'ultimo lavoro di M. Ward per darvene notizia e commento; stavo cercando qualcosa di nuovo, o di vecchio ma che almeno fosse bello per poter scrivere ancora su questo fottuto blog, ormai ridotto ad un florilegio di elogi funebri, quando, guarda cazzo, proprio un elogio funebre mi è toccato scrivere.
Amiamo gente vecchia e malandata, compari: noi stessi mi sa che non stiamo messi tanto bene (io per esempio ho avuto il singhiozzo una settimana di seguito e vi giuro che NON E' UNA CAZZATA sussultare 24 ore su 24): è il caso che ci facciamo furbi, che stiamo vicini e ricominciamo a contarci, così, giusto per essere sicuri che non siamo rimasti solo cane, Nanni, mio cugino, Valerione e il sottoscritto a viverepensaresentire in un certo modo.
Perchè, come diceva un ingiustamente illustre impostore: "la gente è strana quando sei un estraneo" e non vorrei che cominciassimo a sentirci un po' soli.
In finale, meglio ricordarselo, il nostro concerto preferito dei Cramps è quello al Napa State Mental Hospital (un manicomio), non quello alla Royal Albert Hall (che non c'è mai stato); se non sbaglio il concerto iniziava proprio così, con Lux che diceva: "Mi hanno detto di voi, gente, che siete pazzi ma mica sono tanto sicuro che sia proprio così..."
So long

il cuoco

5 febbraio 2009

perché la chiarezza non basta mai

Insomma pare che è uscito - a quanto ho capito - un nuovo cd di Scarlett Johansson, che è un singolo ed è semplicemente un pezzo contenuto in un film che ha tante fighe dentro che poi ovviamente ne ha parlato pure il sito di Repubblica (ma non del film, c'era solo la fotogallery delle fighe, non ci si sbaglia).
E: dato che la nostra eroina sta in fissa con le cose chic, s'è messa di buzzo buono e ha coverizzato (ché grazie al cielo almeno le velleità cantautoriali da signora Sarkozy le lascia ad altri, tipo appunto alla signora Sarkozy e alla sua voce calda come un bastoncino di pesce appena tirato fuori dalla scatola) Last goodbye dell'ormai abbastanza compianto Jeff Buckley.
Mo' parliamoci chiaro: io sta canzone di Scarlett Johansson non l'ho sentita e non la voglio sentire, così come non ho sentito e non ho voluto sentire il disco con dentro i pezzi di Tom Waits (nonostante l'insistenza di Alice che è una donna coraggiosa ed è IMMENSAMENTE giovane, quindi non è ancora così avara del suo tempo - e nonostante all'inizio un po' di curiosità l'avessi pure avuta dato che se c'è di mezzo Tom Waits io mi faccio la pipì addosso come se si trattasse della mamma, c'ha ragione il cuoco), quindi è possibile che non ho proprio capito un cazzo e non so proprio nulla di quello di cui sto parlando (il che tra l'altro non è nemmeno la prima volta su questo blogghetto).
TUTTAVIA credo che sia opportuno rimettere un attimo i puntini sulle i, riguardo la nostra biondissima amica: Cara Scarlett, noi abbiamo capito che ti piace cantare e sicuramente ti dà anche gusto, come più o meno a chiunque - nonostante tu sia una megastar avrai anche tu le tue docce e i tuoi GRA in coda sui quali canticchiare o cantare a squarciagola coi finestrini chiusi -, e soprattutto è molto carino da parte tua farci sentire tutte le cose che sai fare, ma davvero: noi non siamo mai stati così esigenti, senza contare che per essere davvero apprezzata e andare incontro alle richieste del mondo intero credo che sia un'altra la richiesta che noi vorremmo farti una volta per tutte: non c'è bisogno di cantare, Scarlett, basta che ci fai vedere le SISE.
Ecco sì: stai ZITTA e facci vedere le SISE. Le TETTE, le BROCCHE, le BOCCE, le MINNE, Scarlett: le ZIZZE, le MENNE, le PERE, le MAMMELLE, le ZINNE. Le BOMBE, Scarlett: Le BOMBE.

Più chiaro di così davvero, proprio non... boh?

PLAYLIST>
Joe Harnell: Green grow the lilacs
Gravenhurst: The collector
Muddy Waters: I feel so good.