7 gennaio 2008

decreto di legge numero ventitrè barrato

Il ddl varato quest'oggi riguarda i nomi delle band che si andranno a formare d'ora in poi, di cui vado a specificare nel dettaglio i limiti linguistici e grammaticali.
E' severamente proibito (e punito con ammende fino ad euro 47, lapidazione con cancellini sporchi di gesso e pubblico scherno) chiamare il proprio gruppo con:

- affermazioni (e.g. we are scientists, god is my co-pilot)

- esclamazioni (e.g. oh no! oh my!, panic! at the disco)

- domande (e.g. mister who?, what? where? when?)

- aggettivi possessivi (e.g. my cat is an alien, my awesome mixtape)

- poetici, vagheggianti, sentimentali sostantivi e/o aggettivi (e.g. painting petals on planet ghost, ablaze my sorrow)

- in qualsiasi occasione, non è concesso usare più di tre sostantivi alla volta (e.g. usare più di tre sostantivi alla volta).

si pone qui la proposta di ritornare all'ormai abbandonato uso di nominare la propria band con un solo sostantivo: portiamo ad esempio i beatles, gli animals, i germs, i band, i jam, le supremes. ci basta. non vogliamo sapere nient'altro, ci basta UNA parola, DUE se siete gli hüsker dü. ulteriori eccezioni sono state già accaparrate dai sick of it all, me first and the gimme gimmes, against me! e pochissima altra gente per meriti sul campo; gli statuti speciali sono FINITI, BASTA, NIET, NEIN, NO.

perchè ce ne frega ben poco di quanto estroso sia il nome del vostro gruppo, a noi interessa quello che dite quando suonate.


Playlist>
Burton/Corea/Metheny/Haynes: Like Minds
Buddy Holly: Down The Line

1 commento:

Anonimo ha detto...

sottosrivo,in particolare sulla punteggiatura. Ma perchè,quelli che si chiamano !!! ?