27 gennaio 2012

Raymond Carver: Niente trucchi da quattro soldi [Minimum fax - 2002]

ah questo libro ci sono affezionato perché me l'ha regalato una mia amica che è un genio e ancora s'intigna a farmi scrivere perché il sottotitolo di questo libro è Consigli per scrivere onestamente carinella non ha capito che non è proprio cosa non c'è proprio niente da fare ma lei questo non lo vede e non lo vedeva nemmeno qualche anno fa quando mi volle regalare questo libro e una cosa di rodari che adesso che ci penso non è un ragionamento molto diverso da quello che deve aver fatto un'altra mia amica che pure lei si intigna e da quell'orecchio non ci sente ma non è il momento di parlarne adesso non mi fate distrarre.

ah questo libro io l'ho letto in meno di due ore mentre andavo a una festa aziendale a milano sì avete capito bene aziendale e milano sono due cose che io normalmente proprio no e invece una volta ho pensato anche sì e allora un po' per tenermi a posto la coscienza un po' per ricordare a chi mi stava intorno che io sono una persona pesante una di quelle persone con cui ti passa la voglia di parlare in treno ho aperto questo libretto e avevo l'acquolina ero contento e un po' ci sono rimasto male del fatto che tutta la prima parte è organizzata tematicamente il che è una trovata interessante ma alla fine dei conti insomma spezzettare carver andiamo che cosa vi è venuto in mente perché infatti all'inizio sembra una raccolta di frasi da baci perugina per scrittori una di quelle cose che se hai un amico scrittore in difficoltà puoi aprire a caso e dirgliene una insomma l'equivalente di una pacca sulla spalla un incoraggiamento uno shottino di jameson offerto al momento giusto quando le spalle iniziano a incurvarsi insomma probabilmente ho pensato più di una volta non serve non c'è il minimo bisogno di un breviario di raymond carver e ho rosicato ve lo giuro perché carver mi sembrava banale e ho pensato Ecco io con caver una sciocchezza me la sarei bevuta volentieri e invece vai a scoprire che non ha niente da dire che presa a male dice quello che direbbe chiunque e il giorno che scopri che carver è uno chiunque non può essere una bella giornata.

poi però invece tutta la seconda parte che è un intervento da lui tenuto all'università di non so dove e non ho voglia di alzarmi per andare a verificare leggetevelo da voi insomma tutta la seconda parte che è un discorso organico è non solo meglio in termini di godibilità della lettura ma anche di efficiacia di intenti cioè effettivamente leggo carver fare quello che sa fare e cioè disegnare una traiettoria ideale sostenere una tesi raccontarmi una cosa e tenermi alla larga dai mezzucci e ricordarmi che è necessario essere sempre onesti e buttare tutto fuori quando ti viene perché è lì che sei te stesso e non avere paura e non avere vergogna insomma ricordarmi che la scrittura è una finestra sul cortile interno e noi lo sappiamo tutti che nel cortile interno c'è poca luce e la monnezza ma occorre lo stesso avere il coraggio ecco il coraggio di guardare all'interno e questa è una cosa importante da tenere a mente finalmente ho capito perché da due ore rincorrevo queste righe su carver per leggere queste cose leggere la sua sul perché si scrive perché vabbé sul come si scrive lui non è che dice cose diverse da quello che dicono praticamente tutti gli altri scrittori e cioè scrivi e basta e non rompere i coglioni.

cioè aoh paro paro il contrario di quello che faccio io.

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