ice pure berto nella postfazione lui non sapeva proprio niente
quando ha scritto questo libro ha portato una bozza da un suo amico
critico perché aveva sentito dire che c'era joyce che poteva incombere e
non è così perché nonostante questo libro abbia come spina dorsale
l'asse freud-svevo-joyce è qualcosa di profondamente diver
mpre
il pericolo che un libro scritto praticamente senza punteggiatura sia un
libro in cui l'autore non fa altro che parlarsi addosso e quindi pensi
la sua storia nel raccontarla e dopo aver letto un milione di questi
stronzi giovani scrittori italiani e non che pensano che basta scrivere
scrivere e basta probabilmente facendo affidamento sul fatto che un
editore guarda 500 pagine e pensa che devono essere belle per forza
anche perché non ha voglia di leggerle dopo aver letto un milione di
questi stronzi è stato sorprendente leggere un libro scritto a questo
modo in cui l'autore sa SEMPRE ESATTAMENTE cosa ti sta dicendo e perché e
non si dilunghi in derive manieris
re male lui sta male non
capisce che cos'è che lo prende quando sta male nella postfazione parla
di un conflitto interiore mal placato e aggravato da "madornali errori
clini" dice una cosa del genere ma a stare male è evidente che non sta
male solo lui ed è per QUESTO che questo libro è geniale sono tutti a
stare male perché l'italia è uscita distrutta dalla guerra eppure ha
motivi di sperare che le cose possano andare meglio ha alle spalle un
dramma e davanti il mondo moderno che anche attraverso la cultura dei
nuovi colonizzatori è un mondo di nevrosi e mali oscuri ed è questo che
berto non capisce come fa lui a stare male se ha fatto la guerra se
aveva il padre carabiniere suo padre non aveva motivi di stare male non
aveva tempo di stare male la depressione la nevrosi sono roba per ricchi
borghesi completamente sconosciuta al mondo contadino o rurale o
paesano da cui proviene e da cui fondamentalmente proviene tutta l'ita
vorare a fondo per trovare una spiegazione e alla fine la spiegazione
la trova tanto che per farci pace deve ritirarsi in solitudine e
riprendere il contatto con suo padre e con il mondo che lo rappresentava
e in cui agiva bisogna fare pace col passato per poter affrontare il
futuro questo è il messaggio di berto e questo è il messaggio del libro
che checché ne dica lui E' un romanzo neorealista però scritto col
piglio dei minimalisti che però sarebbero venuti troppo più tardi e
troppo più numero
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