20 agosto 2009

Kurt Vonnegut: Mattatoio n. 5

bro trasuda grandezza quella grandezza che tipo percepisci nei resoconti delle battaglie campali decisive la grandezza degli eroi che mettono armi e bagagli da parte e tornano a casa stanchi e impolverati per poter finalmente tirare un respiro di sollievo e dimenticare anche solo per un secondo gli orrori che hanno visto e il fatto che rimarranno impresse nelle loro retine come una retroimpressione non so se si chiamano così ma insomma l'immagine che rimane impressa negli occhi dopo aver guardato qualcosa di abbagliante di insostenibile qualcosa che brucia insomma avete capi
ncamente non sono troppo d'accordo con la visione fatalista e determinista un po' mistica un po' cattolicoide del libro nel senso che alla fine praticamente tutto va come deve andare e così è e così sarà sempre cioè insomma io posso capire che un uomo che la guerra l'ha fatta e l'ha vista sia talmente depresso da essere convinto della sua inevitabilità se devo essere del tutto sincero ne sono convinto perfino io che la guerra mai vista e mai fatta e piuttosto mi do alla macchia come hemingway o er zio de n'amico mio e posso anche capire che l'eternità della guerra risieda direttamente nel corpo di chi l'ha testimoniata la guerra 'sto povero cristo non se la scollerà mai di dosso gli sballerà la prospettiva temporale in qualsiasi momento e poi grazie al cazzo che lo rapiscono gli alieni e lo tengono sotto osservazione tutto nudo gli alieni siamo noi poveri nani che siamo venuti dopo e abbiamo bisogno di capire e tutto ciò che possiamo capire della guerra una volta che gli ammiragli hanno smesso di parlare e i soldati di caricare i corpi e le ruspe di scavare tra le macerie è guardare questa gente negli occhi e cercare di capire che cazzo di vita potranno mai fare ades

10 agosto 2009

Arthur Conan Doyle: Uno studio in rosso

he ce frega ma che ce 'mporta se sherlock holmes è uno stronzo alla fine lui sa tutto perché vorrei vedere voi a vivere il primo periodo di splendore della scienza e dell'industria e della chimica e della medicina e non avere tanta fiducia nell'intelletto umano al servizio del prossimo nella mente che risolve i problemi è tutta superficie piatta non è ancora arrivato er sor freud a rovinare tutto con l'inconscio le cose sono ciò che sono e il mondo è tutto leggibile come un sussidiario quindi povero sherlock geniale sherlock che da buon autistico non fa altro che mettere insieme i pezzi di un mondo di cui non è in grado di capire un caz

9 agosto 2009

Sergio Zavoli: La notte della Repubblica

uuuuuuh aaaaaaah ommioddio la democrazia in pericolo uuuuuuuh santo cielo aaaaaah lo stato sotto assedio iiiiiiiih l'abiezione della violenza ideologica che cosa orrenda e ripugnante santo cielo zavoli non ti facevo così bacchettone cioè aspetta vabbé, siamo d'accordo che è morta tanta gente e questo è male a prescindere non è giustificabile da niente cioè oggi queste persone potevano essere vive per vedere quest'italia di merda e invece sono saltati all'aria o sono stati freddati in un'altra italia di merda trentacinque anni fa questa cosa è un male assoluto ma andiamo questa bava di cattolicesimo Ma lei davanti al tribunale di Dio che cosa je andrebbe a ricconta' ma ti pare Zavoli una domanda da fare a Fioravanti ma ti pare che a Fioravanti je ne sbatte qualcosa o anche solo ci crede cioè ho capito lanciare alti i guaiti di cordoglio ma asciugati un attimo gli occhi zavoli e parliamone un attimo con calma mannaggia ai cattolici un'altra vol

ndamentale se si vuole almeno un'introduzione preliminare a ciò che sono stati gli anni di piombo col suo prologo a milano (strage neofascista) e il suo epilogo a bologna (oh, un'altra strage neofascista, guardampo') e non tanto per i giudizi storici di zavoli che insomma è un GIORNALISTA e non uno storico e questo libro è la trascrizione di uno speciale andato in onda sulla RAI quindi va preso tutto con un pizzico di sale ma per i documenti sarebbe a dire le interviste alla gente che i colpi li ha sparati o li ha fatti sparare o ha piazzato le bombe o le ha fatte piazzare nel senso che insomma leggere franceschini (mi pare) che dice Ammesso che l'etica debba guidare la politica è una cosa che vale da sola l'intera lett

tto un po' incazzare se devo essere onesto capire che il libro si inquadra bene nella strategia del disimpegno nel senso va bene abbiamo capito che l'ideologia arriva a straniare le persone e a travalicare ogni umanità ma non sono del tutto sicuro che la tesi di fondo sia un avallare l'uscita delle masse e dell'iniziativa popolare dalla scena politica che poi è stata l'impronta caratteristica di tutto il periodo dalla metà degli anni 60 al - boh - craxismo cioè siamo anche tutti d'accordo nell'individuare negli eccessi della lotta armata e la sua reazione le ragioni per l'abbandono della partecipazione politica da parte della gente comune però vado un po' in puzza se capisco che zavoli sta in realtà sostenendo che la politica è una cosa da lasciar fare ai politici altrimenti va a finire che ci scappa il morto nel senso che alla fine l'approfondimento delle cause nei confronti dei singoli personaggi fornisce esclusivamente un appiglio di carattere etico o forse peggio e cioè morale zavoli non fa altro che tirare fuori domande del tipo Voi sparavate in nome dell'ideologia ma eravate esseri umani Che direste ai familiari delle vittime Come vive con la sua coscienza cioè sì zavoli tu c'hai ragione da vendere ma dove stanno gli approfondimenti delle motivazioni politiche sarebbe a dire non è che uno je gira storto una mattina e dice Io credo nel comunismo e tanto ci credo che adesso stendo qualcuno cioè c'è gente che ha vissuto nascosta per dieci anni che non poteva uscire per strada che ha tagliato i ponti con chiunque mamme zii segretari di sezione cioè c'è gente che ha sparato dei colpi dentro altra gente e poi è finita in carcere altro che partite di calciotto il martedì sera queste sono cose serie e ho capito che sono sempre delle PERSONE a tirare il grilletto ma insomma non è che erano scemi questi c'erano dei motivi e allora zavoli quando parliamo di questi motivi invece di mettersi a fare il pianto greco aaaaaaaah la violenza cieca eeeeeeeeh i lutti e il sangue versato oooooh il tremendo dolore uuuuuuh la rivoluzione senza popolo così è troppo facile senza contare il fatto che sono tutti buoni a parlare di attacco al cuore dello stato povero stato come se lo stato si fosse posto invece lo scrupolo di non far sparare i celerini sui manifestanti allora io la processione alla lapide dei caduti di via fani perfetto ci mancherebbe siamo d'accordo senza dubbio ma una processione alla lapide per giorgiana masi a ponte garibaldi per esempio io ancora non l'ho vista mai e invece ho visto un sacco di uuuuuh lo stato ooooooh il quotidiano squarciato dalla violenza aaaaaaah ommioddio la democ