bro trasuda grandezza quella grandezza che tipo percepisci nei
resoconti delle battaglie campali decisive la grandezza degli eroi che
mettono armi e bagagli da parte e tornano a casa stanchi e impolverati
per poter finalmente tirare un respiro di sollievo e dimenticare anche
solo per un secondo gli orrori che hanno visto e il fatto che rimarranno
impresse nelle loro retine come una retroimpressione non so se si
chiamano così ma insomma l'immagine che rimane impressa negli occhi dopo
aver guardato qualcosa di abbagliante di insostenibile qualcosa che
brucia insomma avete capi
ncamente non sono troppo d'accordo con
la visione fatalista e determinista un po' mistica un po' cattolicoide
del libro nel senso che alla fine praticamente tutto va come deve andare
e così è e così sarà sempre cioè insomma io posso capire che un uomo
che la guerra l'ha fatta e l'ha vista sia talmente depresso da essere
convinto della sua inevitabilità se devo essere del tutto sincero ne
sono convinto perfino io che la guerra mai vista e mai fatta e piuttosto
mi do alla macchia come hemingway o er zio de n'amico mio e posso anche
capire che l'eternità della guerra risieda direttamente nel corpo di
chi l'ha testimoniata la guerra 'sto povero cristo non se la scollerà
mai di dosso gli sballerà la prospettiva temporale in qualsiasi momento e
poi grazie al cazzo che lo rapiscono gli alieni e lo tengono sotto
osservazione tutto nudo gli alieni siamo noi poveri nani che siamo
venuti dopo e abbiamo bisogno di capire e tutto ciò che possiamo capire
della guerra una volta che gli ammiragli hanno smesso di parlare e i
soldati di caricare i corpi e le ruspe di scavare tra le macerie è
guardare questa gente negli occhi e cercare di capire che cazzo di vita
potranno mai fare ades
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